Ecco allora che Fra Gerardo, decise di fondare un ordine cavalleresco con il preciso compito di soccorrere tutti coloro che ne avessero avuto bisogno; il nome lo prese da un ospedale che i commercianti amalfitani avevano edificato in Gerusalemme e come insegna adottò quella della città di Amalfi e cioè la croce bianca ad otto punte. I cavalieri di San Giovanni (che pronunciavano in forma solenne i voti) ben presto furono apprezzati per la loro instancabile opera e da tutti erano ormai conosciuti come Gerosolimitani o Giovanniti. Ben presto le loro fila si ingrossarono e, mentre crescevano di numero, crescevano anche in potenza grazie ai lasciti e alle prerogative che ottenevano sia dal Sommo Pontefice che dai Regnanti; le loro ricchezze, servivano a finanziare totalmente le opere caritatevoli ed i centri di raccolta che sorgevano numerosissimi. Nel Regno di Gerusalemme e lungo le principali strade furono costruiti ospedali, ostelli, baraccamenti, stallaggi e quanto occorreva per aiutare più persone possibili. Ma ben presto i Giovanniti si resero conto che non riuscivano a difendere i loro assistiti dagli attacchi dei musulmani ed allora decisero di impugnare le armi, compiendo cosi la trasformazione che avrebbe segnato per sempre la loro storia.
LA TRASFORMAZIONE DELL’ORDINE
L’Ordine da prettamente cavalleresco divenne anche militare e prese il nome di Militare Ordine Gerosolimitano dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, cominciando ad operare su due fronti: la difesa armata dei deboli e della cristianita e il soccorso ai bisognosi. Anche nella nuova veste, quella di guerrieri, i Giovanniti seppero conquistarsi la stima ed il riconoscimento di tutto il mondo cattolico. Questo ripagava il suo debito con nuovi lasciti e nuove prerogative infondendo sempre nuova linfa alle stremate casse dei cavalieri i quali fortificavano i luoghi loro assegnati continuando a soccorrere i feriti e i malati.
I Giovanniti però (come altri Ordini cavallereschi quali i Cavalieri del Tempio, i Cavalieri del Santo Sepolcro ed i Cavalieri Teutonici) furono giocoforza coinvolti nella caduta del Regno di Gerusalemme. Si trasferirono, quindi, a Cipro e da lì, grazie alla loro potente flotta, tentarono di arginare le scorrerie piratesche e la costante pressione dei musulmani.
Per il loro soggiorno a Cipro i Giovanniti aggiunsero alla loro denominazione
L’ARRIVO A MALTA E LA RIFORMA
Da Rodi, dopo diverse tappe, i cavalieri si trasferirono a Malta (della quale ottennero l’infeudazione) e modificarono la loro denominazione in Sovrano Militare Ordine Gerosolimitano dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme, detto di Cipro, detto di Rodi, detto di Malta. L’isola era in una posizione chiave e da lì i cavalieri continuarono a tenere testa alle armate musulmane sino alla loro definitiva sconfitta. Al riguardo va ricordata l’epica battaglia navale di Lepanto del 7 ottobre 1571 alla quale i Giovanniti parteciparono con alcune galee e moltissimi armati dando, cosi, un enorme contributo alla vittoria della cristianità.
Ma i cavalieri, dopo essere passati indenni attraverso secoli di guerre dovettero cedere le armi ad un evento inaspettato che scosse alle fondamenta il mondo cattolico: la Riforma. I cavalieri di San Giovanni erano Italiani, Francesi, delle Fiandre, Spagnoli, Portoghesi, Tedeschi, Inglesi, Scandinavi e la Riforma fece sì che numerosi di loro si staccassero dalla religione cattolica.
L’Ordine si divise, così, in due grossi tronconi: l’Ordine di Malta con sede prima a Malta e poi a Roma e l’Ordine di San Giovanni con i suoi rami Tedesco, Inglese, Olandese e Svedese.
LA SCISSIONE DEGLI ORDINI
L'Ordine di Malta continuò ad essere retto da un Gran Maestro eletto dai cavalieri, mentre negli stati protestanti il Gran Maestro divenne il legittimo regnante. Ovviamente entrambi i tronconi continuarono ad operare seguendo le regole e gli ideali che per secoli avevano caratterizzato i Giovanniti.
I cavalieri, cessato il pericolo musulmano, si dedicarono completamente al loro originario compito e tuttora lo eseguono allestendo ospedali, cliniche, lebbrosari, missioni, intervenendo nelle guerre e nelle calamità con il loro personale e con i loro mezzi (navi, aerei, treni, ospedali da campo).
Nei secoli e con l’ecumenismo molte delle divisioni di carattere etico- religioso sono cadute ed ora i maltesi ed i Giovanniti cooperano tenendo alto il loro ideale gerosolimitano.